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Salute

Gli infermieri italiani sono i più vecchi d’Europa, l’età media è di 56 anni

Gli infermieri in Italia sono dei grandi professionisti, ma c’è un problema perché sono i più vecchi d’Europa. L’età media è di 56 anni.

Sicuramente si tratta di una professione che merita un’alta specializzazione e a oggi sono davvero pochi quelli che intentano questa strada fatta di tanti sacrifici ma anche di grandissime soddisfazioni.

Gli infermieri italiani sono i più vecchi d’Europa, l’età media è di 56 anni – centrostudipavese.it

Un settore quello degli infermieri che è rimasto fermo e che dunque non porta al ricambio generazionale, anche se c’è da dire che sono tantissimi i professionisti di livello sparsi per il nostro paese.

L’età media ha raggiunto i 56.49 anni, un dato davvero preoccupante se si considera che in Europa si scende a 41.7. Dati resi noti dal presidente del sindacato Nursing Up, Antonio De Palma, nel corso di uno studio dedicato al personale sanitario.

De Palma ha sottolineato che la professione nel nostro paese invecchia prima di arrivare al cambio generazionale. Non esiste in questo momento una strategia efficace di rinnovo del personale, con delle conseguenze davvero importanti per la qualità dell’assistenza sanitaria. Diventa interessante andare ad approfondire il tutto più da vicino.

Infermieri, cosa cambia

Un numero molto elevato di infermieri andrà in pensione entro i prossimi 15 anni. Le iscrizioni poi stanno calando passando dalle 46281 del 2024 a sole 21250 nel 2023. Questo è sicuramente una contrazione legata a una situazione molto interessanti da vedere.

Infermieri, cosa cambia – centrostudipavese.it

Il confronto con gli altri paesi è davvero interessante e fa capire molte cose. Basti pensare che in Germania si parla di circa 40.6 anni, mentre nel Regno Unito ci si muove attorno ai 43 e nei Paesi Bassi a 42. In Francia i numeri invece ci portano in una forbice tra i 41 e i 43. E chissà cosa accade in tanti altri luoghi.

De Palma ha specificato: “La politica parla d’altro, cercare scorciatoie come l’assistente infermiere e guarda all’estero per coprire i buchi, ignorando i nostri infermieri”. L’obbligo ora è di scendere in campo per una riforma che dia maggiori incentivi e invogli le persone a prendere questo mestiere. Staremo a vedere quello che accadrà nel percorso sotto diversi punti di vista.

Un ruolo quello dell’infermiere che viene molto sottovalutato rispetto al settore dei medici che sembrano sempre più importanti. Vedremo quello che accadrà nel corso del tempo, consapevoli che serve qualcosa affinché questo settore possa ritrovare spazio. Anche perché gli infermieri sono sicuramente importanti sotto ogni punto di vista per il paziente assistendolo e aiutandolo sotto diversi punti di vista.

R.D.V.

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